Vigneti Repetto


Dove il vino incontra l'orizzonte

L’azienda si estende su 26 ettari di cui 18 vitati  tra 240 e 340 metri di altezza, l’ottima esposizione e i terreni calcarei argillosi delle marne di Sant'Agata Fossili sono il punto di forza per una produzione di qualità.
A Sarezzano, nei Colli Tortonesi, sul versante Unesco Belvedere Tortona Sarezzano  nel Piemonte più a oriente, un progetto vinicolo che punta a coniugare tecnologia ed ecosostenibilità.

La Storia

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Protagonisti di quest’avventura sono Gian Paolo Repetto e la moglie Marina. 
Gian Paolo, nato da una famiglia di agricoltori e cresciuto in campagna, decise inizialmente di seguire la sua passione per la tecnologia sviluppando un’azienda nel mondo dell’engineering allontanandosi dalla terra.
I valori acquisiti durante la giovinezza in campagna e condivisi dalla moglie, come la capacità di risolvere i problemi e il senso della comunità, non hanno però mai smesso di ricordargli il suo profondo amore per la terra.
Il richiamo di casa e il fascino unico dei Colli Tortonesi, dove i vigneti incontrano l’orizzonte, hanno fatto il resto, il motto dell’azienda è “Antico Metodo Moderna Tecnologia” questa frase sintetizza il pensiero del vignaiolo e vuol significare rispetto delle tradizioni con l’uso della tecnica, che oggi permette di rispettare la natura in vigneto e cantina, ottenendo uve di primissima qualità, requisito primario per ottenere un vino..

Il Territorio

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Questa non è solo una terra: è casa. L’aria pura, il clima temperato, il terreno fertile e, soprattutto, l’amore degli uomini che la coltivano rendono davvero senza eguali queste colline in provincia di Alessandria, al confine con Lombardia e Liguria, votate a un’agricoltura viticola e frutticola.

I Colli Tortonesi, all’ombra del Monte Giarolo, sono composti dalle Valli Curone, Grue, Ossona, Borbera e Spinti. Tra i prodotti tipici, oltre al vino, ci sono i funghi porcini, i tartufi bianchi e neri, il formaggio Montèbore (presidio slow food) e il salame Nobile del Giarolo, da gustare tra una pedalata sulle strade di Fausto Coppi, il Campionissimo, e una visita al Museo di Pellizza da Volpedo per ammirare il “Quarto Stato” e altre opere conosciute in tutto il mondo.

La Cantina

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Pensando che la tecnologia è la nostra miglior risorsa per eliminare la chimica e i consumi sia in vigneto che in cantina abbiamo deciso di vinificare il Timorasso utilizzando un vinificatore ideato da una start-up piemontese, costituita dai fratelli Elegir che con grande iniziativa e competenza uno ingegnere e l'altro enologo hanno dato vita a VinoOxygen.
Questo ci permette di vinificare senza travasi, così da ridurre i solfiti al minimo senza rischi per la qualità, oltre a limitare drasticamente il consumo d'acqua, per i lavaggi dopo travaso. 

Perchè FIVI ? 

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Crediamo che la federazione italiana vignaioli indipendenti sia l'associazione che meglio può rappresentare i piccoli produttori come noi, che credono che la qualità si possa avere solo seguendo scrupolosamente tutte le fasi del processo che porta ad ottenere il vino, a partire dalla barbatella fino alla bottiglia. 

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